xref: /linux/Documentation/translations/it_IT/process/4.Coding.rst (revision 17cfcb68af3bc7d5e8ae08779b1853310a2949f3)
1.. include:: ../disclaimer-ita.rst
2
3:Original: :ref:`Documentation/process/4.Coding.rst <development_coding>`
4:Translator: Alessia Mantegazza <amantegazza@vaga.pv.it>
5
6.. _it_development_coding:
7
8Scrivere codice corretto
9========================
10
11Nonostante ci sia molto da dire sul processo di creazione, sulla sua solidità
12e sul suo orientamento alla comunità, la prova di ogni progetto di sviluppo
13del kernel si trova nel codice stesso.  È il codice che sarà esaminato dagli
14altri sviluppatori ed inserito (o no) nel ramo principale. Quindi è la
15qualità di questo codice che determinerà il successo finale del progetto.
16
17Questa sezione esaminerà il processo di codifica.  Inizieremo con uno sguardo
18sulle diverse casistiche nelle quali gli sviluppatori kernel possono
19sbagliare.  Poi, l'attenzione si sposterà verso "il fare le cose
20correttamente" e sugli strumenti che possono essere utili in questa missione.
21
22Trappole
23--------
24
25Lo stile del codice
26*******************
27
28Il kernel ha da tempo delle norme sullo stile di codifica che sono descritte in
29:ref:`Documentation/translations/it_IT/process/coding-style.rst <codingstyle>`.
30Per la maggior parte del tempo, la politica descritta in quel file è stata
31praticamente informativa.  Ne risulta che ci sia una quantità sostanziale di
32codice nel kernel che non rispetta le linee guida relative allo stile.
33La presenza di quel codice conduce a due distinti pericoli per gli
34sviluppatori kernel.
35
36Il primo di questi è credere che gli standard di codifica del kernel
37non sono importanti e possono non essere applicati.  La verità è che
38aggiungere nuovo codice al kernel è davvero difficile se questo non
39rispetta le norme; molti sviluppatori richiederanno che il codice sia
40riformulato prima che anche solo lo revisionino.  Una base di codice larga
41quanto il kernel richiede una certa uniformità, in modo da rendere possibile
42per gli sviluppatori una comprensione veloce di ogni sua parte.  Non ci sono,
43quindi, più spazi per un codice formattato alla carlona.
44
45Occasionalmente, lo stile di codifica del kernel andrà in conflitto con lo
46stile richiesto da un datore di lavoro.  In alcuni casi, lo stile del kernel
47dovrà prevalere prima che il codice venga inserito.  Mettere il codice
48all'interno del kernel significa rinunciare a un certo grado di controllo
49in differenti modi - incluso il controllo sul come formattare il codice.
50
51L’altra trappola è quella di pensare che il codice già presente nel kernel
52abbia urgentemente bisogno di essere sistemato.  Gli sviluppatori potrebbero
53iniziare a generare patch che correggono lo stile come modo per prendere
54famigliarità con il processo, o come modo per inserire i propri nomi nei
55changelog del kernel – o entrambe.  La comunità di sviluppo vede un attività
56di codifica puramente correttiva come "rumore"; queste attività riceveranno
57una fredda accoglienza.  Di conseguenza è meglio evitare questo tipo di patch.
58Mentre si lavora su un pezzo di codice è normale correggerne anche lo stile,
59ma le modifiche di stile non dovrebbero essere fatte fini a se stesse.
60
61Il documento sullo stile del codice non dovrebbe essere letto come una legge
62assoluta che non può mai essere trasgredita.  Se c’è un a buona ragione
63(per esempio, una linea che diviene poco leggibile se divisa per rientrare
64nel limite di 80 colonne), fatelo e basta.
65
66Notate che potete utilizzare lo strumento “clang-format” per aiutarvi con
67le regole, per una riformattazione automatica e veloce del vostro codice
68e per revisionare interi file per individuare errori nello stile di codifica,
69refusi e possibili miglioramenti.  Inoltre è utile anche per classificare gli
70``#includes``, per allineare variabili/macro, per testi derivati ed altri
71compiti del genere.  Consultate il file
72:ref:`Documentation/translations/it_IT/process/clang-format.rst <clangformat>`
73per maggiori dettagli
74
75
76Livelli di astrazione
77*********************
78
79
80I professori di Informatica insegnano ai propri studenti a fare ampio uso dei
81livelli di astrazione nel nome della flessibilità e del nascondere informazioni.
82Certo il kernel fa un grande uso dell'astrazione; nessun progetto con milioni
83di righe di codice potrebbe fare altrimenti e sopravvivere.  Ma l'esperienza
84ha dimostrato che un'eccessiva o prematura astrazione può rivelarsi dannosa
85al pari di una prematura ottimizzazione.  L'astrazione dovrebbe essere usata
86fino al livello necessario e non oltre.
87
88Ad un livello base, considerate una funzione che ha un argomento che viene
89sempre impostato a zero da tutti i chiamanti.  Uno potrebbe mantenere
90quell'argomento nell'eventualità qualcuno volesse sfruttare la flessibilità
91offerta.  In ogni caso, tuttavia, ci sono buone possibilità che il codice
92che va ad implementare questo argomento aggiuntivo, sia stato rotto in maniera
93sottile, in un modo che non è mai stato notato - perché non è mai stato usato.
94Oppure, quando sorge la necessità di avere più flessibilità, questo argomento
95non la fornisce in maniera soddisfacente.  Gli sviluppatori di Kernel,
96sottopongono costantemente patch che vanno a rimuovere gli argomenti
97inutilizzate; anche se, in generale, non avrebbero dovuto essere aggiunti.
98
99I livelli di astrazione che nascondono l'accesso all'hardware -
100spesso per poter usare dei driver su diversi sistemi operativi - vengono
101particolarmente disapprovati.  Tali livelli oscurano il codice e possono
102peggiorare le prestazioni; essi non appartengono al kernel Linux.
103
104D'altro canto, se vi ritrovate a dover copiare una quantità significativa di
105codice proveniente da un altro sottosistema del kernel, è tempo di chiedersi
106se, in effetti, non avrebbe più senso togliere parte di quel codice e metterlo
107in una libreria separata o di implementare quella funzionalità ad un livello
108più elevato.  Non c'è utilità nel replicare lo stesso codice per tutto
109il kernel.
110
111
112#ifdef e l'uso del preprocessore in generale
113********************************************
114
115Il preprocessore C sembra essere una fonte di attrazione per qualche
116programmatore C, che ci vede una via per ottenere una grande flessibilità
117all'interno di un file sorgente.  Ma il preprocessore non è scritto in C,
118e un suo massiccio impiego conduce a un codice che è molto più difficile
119da leggere per gli altri e che rende più difficile il lavoro di verifica del
120compilatore.  L'uso eccessivo del preprocessore è praticamente sempre il segno
121di un codice che necessita di un certo lavoro di pulizia.
122
123La compilazione condizionata con #ifdef è, in effetti, un potente strumento,
124ed esso viene usato all'interno del kernel.  Ma esiste un piccolo desiderio:
125quello di vedere il codice coperto solo da una leggera spolverata di
126blocchi #ifdef.  Come regola generale, quando possibile, l'uso di #ifdef
127dovrebbe essere confinato nei file d'intestazione.  Il codice compilato
128condizionatamente può essere confinato a funzioni tali che, nel caso in cui
129il codice non deve essere presente, diventano vuote.  Il compilatore poi
130ottimizzerà la chiamata alla funzione vuota rimuovendola.  Il risultato è
131un codice molto più pulito, più facile da seguire.
132
133Le macro del preprocessore C presentano una serie di pericoli, inclusi
134valutazioni multiple di espressioni che hanno effetti collaterali e non
135garantiscono una sicurezza rispetto ai tipi.  Se siete tentati dal definire
136una macro, considerate l'idea di creare invece una funzione inline.  Il codice
137che ne risulterà sarà lo stesso, ma le funzioni inline sono più leggibili,
138non considerano i propri argomenti più volte, e permettono al compilatore di
139effettuare controlli sul tipo degli argomenti e del valore di ritorno.
140
141
142Funzioni inline
143***************
144
145Comunque, anche le funzioni inline hanno i loro pericoli.  I programmatori
146potrebbero innamorarsi dell'efficienza percepita derivata dalla rimozione
147di una chiamata a funzione.  Queste funzioni, tuttavia, possono ridurre le
148prestazioni.  Dato che il loro codice viene replicato ovunque vi sia una
149chiamata ad esse, si finisce per gonfiare le dimensioni del kernel compilato.
150Questi, a turno, creano pressione sulla memoria cache del processore, e questo
151può causare rallentamenti importanti.  Le funzioni inline, di norma, dovrebbero
152essere piccole e usate raramente.  Il costo di una chiamata a funzione, dopo
153tutto, non è così alto; la creazione di molte funzioni inline è il classico
154esempio di un'ottimizzazione prematura.
155
156In generale, i programmatori del kernel ignorano gli effetti della cache a
157loro rischio e pericolo.  Il classico compromesso tempo/spazio teorizzato
158all'inizio delle lezioni sulle strutture dati spesso non si applica
159all'hardware moderno.  Lo spazio *è* tempo, in questo senso un programma
160più grande sarà più lento rispetto ad uno più compatto.
161
162I compilatori più recenti hanno preso un ruolo attivo nel decidere se
163una data funzione deve essere resa inline oppure no.  Quindi l'uso
164indiscriminato della parola chiave "inline" potrebbe non essere non solo
165eccessivo, ma anche irrilevante.
166
167Sincronizzazione
168****************
169
170Nel maggio 2006, il sistema di rete "Devicescape" fu rilasciato in pompa magna
171sotto la licenza GPL e reso disponibile per la sua inclusione nella ramo
172principale del kernel.  Questa donazione fu una notizia bene accolta;
173il supporto per le reti senza fili era considerata, nel migliore dei casi,
174al di sotto degli standard; il sistema Deviscape offrì la promessa di una
175risoluzione a tale situazione.  Tuttavia, questo codice non fu inserito nel
176ramo principale fino al giugno del 2007 (2.6.22). Cosa accadde?
177
178Quel codice mostrava numerosi segnali di uno sviluppo in azienda avvenuto
179a porte chiuse.  Ma in particolare, un grosso problema fu che non fu
180progettato per girare in un sistema multiprocessore.  Prima che questo
181sistema di rete (ora chiamato mac80211) potesse essere inserito, fu necessario
182un lavoro sugli schemi di sincronizzazione.
183
184Una volta, il codice del kernel Linux poteva essere sviluppato senza pensare
185ai problemi di concorrenza presenti nei sistemi multiprocessore.  Ora,
186comunque, questo documento è stato scritto su di un portatile dual-core.
187Persino su sistemi a singolo processore, il lavoro svolto per incrementare
188la capacità di risposta aumenterà il livello di concorrenza interno al kernel.
189I giorni nei quali il codice poteva essere scritto senza pensare alla
190sincronizzazione sono da passati tempo.
191
192Ogni risorsa (strutture dati, registri hardware, etc.) ai quali si potrebbe
193avere accesso simultaneo da più di un thread deve essere sincronizzato.  Il
194nuovo codice dovrebbe essere scritto avendo tale accortezza in testa;
195riadattare la sincronizzazione a posteriori è un compito molto più difficile.
196Gli sviluppatori del kernel dovrebbero prendersi il tempo di comprendere bene
197le primitive di sincronizzazione, in modo da sceglier lo strumento corretto
198per eseguire un compito.  Il codice che presenta una mancanza di attenzione
199alla concorrenza avrà un percorso difficile all'interno del ramo principale.
200
201Regressioni
202***********
203
204Vale la pena menzionare un ultimo pericolo: potrebbe rivelarsi accattivante
205l'idea di eseguire un cambiamento (che potrebbe portare a grandi
206miglioramenti) che porterà ad alcune rotture per gli utenti esistenti.
207Questa tipologia di cambiamento è chiamata "regressione", e le regressioni son
208diventate mal viste nel ramo principale del kernel.  Con alcune eccezioni,
209i cambiamenti che causano regressioni saranno fermati se quest'ultime non
210potranno essere corrette in tempo utile.  È molto meglio quindi evitare
211la regressione fin dall'inizio.
212
213Spesso si è argomentato che una regressione può essere giustificata se essa
214porta risolve più problemi di quanti non ne crei.  Perché, dunque, non fare
215un cambiamento se questo porta a nuove funzionalità a dieci sistemi per
216ognuno dei quali esso determina una rottura?  La migliore risposta a questa
217domanda ci è stata fornita da Linus nel luglio 2007:
218
219::
220   Dunque, noi non sistemiamo bachi introducendo nuovi problemi. Quella
221   via nasconde insidie, e nessuno può sapere del tutto se state facendo
222   dei progressi reali. Sono due passi avanti e uno indietro, oppure
223   un passo avanti e due indietro?
224
225(http://lwn.net/Articles/243460/).
226
227Una particolare tipologia di regressione mal vista consiste in una qualsiasi
228sorta di modifica all'ABI dello spazio utente.  Una volta che un'interfaccia
229viene esportata verso lo spazio utente, dev'essere supportata all'infinito.
230Questo fatto rende la creazione di interfacce per lo spazio utente
231particolarmente complicato: dato che non possono venir cambiate introducendo
232incompatibilità, esse devono essere fatte bene al primo colpo.  Per questa
233ragione sono sempre richieste: ampie riflessioni, documentazione chiara e
234ampie revisioni dell'interfaccia verso lo spazio utente.
235
236
237Strumenti di verifica del codice
238--------------------------------
239Almeno per ora la scrittura di codice priva di errori resta un ideale
240irraggiungibile ai più.  Quello che speriamo di poter fare, tuttavia, è
241trovare e correggere molti di questi errori prima che il codice entri nel
242ramo principale del kernel.  A tal scopo gli sviluppatori del kernel devono
243mettere insieme una schiera impressionante di strumenti che possano
244localizzare automaticamente un'ampia varietà di problemi.  Qualsiasi problema
245trovato dal computer è un problema che non affliggerà l'utente in seguito,
246ne consegue che gli strumenti automatici dovrebbero essere impiegati ovunque
247possibile.
248
249Il primo passo consiste semplicemente nel fare attenzione agli avvertimenti
250proveniente dal compilatore.  Versioni moderne di gcc possono individuare
251(e segnalare) un gran numero di potenziali errori.  Molto spesso, questi
252avvertimenti indicano problemi reali.  Di regola, il codice inviato per la
253revisione non dovrebbe produrre nessun avvertimento da parte del compilatore.
254Per mettere a tacere gli avvertimenti, cercate di comprenderne le cause reali
255e cercate di evitare le "riparazioni" che fan sparire l'avvertimento senza
256però averne trovato la causa.
257
258Tenete a mente che non tutti gli avvertimenti sono disabilitati di default.
259Costruite il kernel con "make EXTRA_CFLAGS=-W" per ottenerli tutti.
260
261Il kernel fornisce differenti opzioni che abilitano funzionalità di debugging;
262molti di queste sono trovano all'interno del sotto menu "kernel hacking".
263La maggior parte di queste opzioni possono essere attivate per qualsiasi
264kernel utilizzato per lo sviluppo o a scopo di test.  In particolare dovreste
265attivare:
266
267 - ENABLE_MUST_CHECK e FRAME_WARN per ottenere degli
268   avvertimenti dedicati a problemi come l'uso di interfacce deprecate o
269   l'ignorare un importante valore di ritorno di una funzione.  Il risultato
270   generato da questi avvertimenti può risultare verboso, ma non bisogna
271   preoccuparsi per gli avvertimenti provenienti da altre parti del kernel.
272
273 - DEBUG_OBJECTS aggiungerà un codice per tracciare il ciclo di vita di
274   diversi oggetti creati dal kernel e avvisa quando qualcosa viene eseguito
275   fuori controllo.  Se state aggiungendo un sottosistema che crea (ed
276   esporta) oggetti complessi propri, considerate l'aggiunta di un supporto
277   al debugging dell'oggetto.
278
279 - DEBUG_SLAB può trovare svariati errori di uso e di allocazione di memoria;
280   esso dovrebbe esser usato dalla maggior parte dei kernel di sviluppo.
281
282 - DEBUG_SPINLOCK, DEBUG_ATOMIC_SLEEP, e DEBUG_MUTEXES troveranno un certo
283   numero di errori comuni di sincronizzazione.
284
285Esistono ancora delle altre opzioni di debugging, di alcune di esse
286discuteremo qui sotto.  Alcune di esse hanno un forte impatto e non dovrebbero
287essere usate tutte le volte.  Ma qualche volta il tempo speso nell'capire
288le opzioni disponibili porterà ad un risparmio di tempo nel breve termine.
289
290Uno degli strumenti di debugging più tosti è il *locking checker*, o
291"lockdep".  Questo strumento traccerà qualsiasi acquisizione e rilascio di
292ogni *lock* (spinlock o mutex) nel sistema, l'ordine con il quale i *lock*
293sono acquisiti in relazione l'uno con l'altro, l'ambiente corrente di
294interruzione, eccetera.  Inoltre esso può assicurare che i *lock* vengano
295acquisiti sempre nello stesso ordine, che le stesse assunzioni sulle
296interruzioni si applichino in tutte le occasioni, e così via.  In altre parole,
297lockdep può scovare diversi scenari nei quali il sistema potrebbe, in rari
298casi, trovarsi in stallo.  Questa tipologia di problema può essere grave
299(sia per gli sviluppatori che per gli utenti) in un sistema in uso; lockdep
300permette di trovare tali problemi automaticamente e in anticipo.
301
302In qualità di programmatore kernel diligente, senza dubbio, dovrete controllare
303il valore di ritorno di ogni operazione (come l'allocazione della memoria)
304poiché esso potrebbe fallire.  Il nocciolo della questione è che i percorsi
305di gestione degli errori, con grande probabilità, non sono mai stati
306collaudati del tutto.  Il codice collaudato tende ad essere codice bacato;
307potrete quindi essere più a vostro agio con il vostro codice se tutti questi
308percorsi fossero stati verificati un po' di volte.
309
310Il kernel fornisce un framework per l'inserimento di fallimenti che fa
311esattamente al caso, specialmente dove sono coinvolte allocazioni di memoria.
312Con l'opzione per l'inserimento dei fallimenti abilitata, una certa percentuale
313di allocazione di memoria sarà destinata al fallimento; questi fallimenti
314possono essere ridotti ad uno specifico pezzo di codice.  Procedere con
315l'inserimento dei fallimenti attivo permette al programmatore di verificare
316come il codice risponde quando le cose vanno male.  Consultate:
317Documentation/fault-injection/fault-injection.rst per avere maggiori
318informazioni su come utilizzare questo strumento.
319
320Altre tipologie di errori possono essere riscontrati con lo strumento di
321analisi statica "sparse".  Con Sparse, il programmatore può essere avvisato
322circa la confusione tra gli indirizzi dello spazio utente e dello spazio
323kernel, un miscuglio fra quantità big-endian e little-endian, il passaggio
324di un valore intero dove ci sia aspetta un gruppo di flag, e così via.
325Sparse deve essere installato separatamente (se il vostra distribuzione non
326lo prevede, potete trovarlo su https://sparse.wiki.kernel.org/index.php/Main_Page);
327può essere attivato sul codice aggiungendo "C=1" al comando make.
328
329Lo strumento "Coccinelle" (http://coccinelle.lip6.fr/) è in grado di trovare
330una vasta varietà di potenziali problemi di codifica; e può inoltre proporre
331soluzioni per risolverli.  Un buon numero di "patch semantiche" per il kernel
332sono state preparate nella cartella scripts/coccinelle; utilizzando
333"make coccicheck" esso percorrerà tali patch semantiche e farà rapporto su
334qualsiasi problema trovato.  Per maggiori informazioni, consultate
335:ref:`Documentation/dev-tools/coccinelle.rst <devtools_coccinelle>`.
336
337Altri errori di portabilità sono meglio scovati compilando il vostro codice
338per altre architetture.  Se non vi accade di avere un sistema S/390 o una
339scheda di sviluppo Blackfin sotto mano, potete comunque continuare la fase
340di compilazione.  Un vasto numero di cross-compilatori per x86 possono
341essere trovati al sito:
342
343	http://www.kernel.org/pub/tools/crosstool/
344
345Il tempo impiegato nell'installare e usare questi compilatori sarà d'aiuto
346nell'evitare situazioni imbarazzanti nel futuro.
347
348
349Documentazione
350--------------
351
352La documentazione è spesso stata più un'eccezione che una regola nello
353sviluppo del kernel.  Nonostante questo, un'adeguata documentazione aiuterà
354a facilitare l'inserimento di nuovo codice nel kernel, rende la vita più
355facile per gli altri sviluppatori e sarà utile per i vostri utenti.  In molti
356casi, la documentazione è divenuta sostanzialmente obbligatoria.
357
358La prima parte di documentazione per qualsiasi patch è il suo changelog.
359Questi dovrebbero descrivere le problematiche risolte, la tipologia di
360soluzione, le persone che lavorano alla patch, ogni effetto rilevante
361sulle prestazioni e tutto ciò che può servire per la comprensione della
362patch.  Assicuratevi che il changelog dica *perché*, vale la pena aggiungere
363la patch; un numero sorprendente di sviluppatori sbaglia nel fornire tale
364informazione.
365
366Qualsiasi codice che aggiunge una nuova interfaccia in spazio utente - inclusi
367nuovi file in sysfs o /proc - dovrebbe includere la documentazione di tale
368interfaccia così da permette agli sviluppatori dello spazio utente di sapere
369con cosa stanno lavorando.  Consultate: Documentation/ABI/README per avere una
370descrizione di come questi documenti devono essere impostati e quali
371informazioni devono essere fornite.
372
373Il file :ref:`Documentation/translations/it_IT/admin-guide/kernel-parameters.rst <kernelparameters>`
374descrive tutti i parametri di avvio del kernel.  Ogni patch che aggiunga
375nuovi parametri dovrebbe aggiungere nuove voci a questo file.
376
377Ogni nuova configurazione deve essere accompagnata da un testo di supporto
378che spieghi chiaramente le opzioni e spieghi quando l'utente potrebbe volerle
379selezionare.
380
381Per molti sottosistemi le informazioni sull'API interna sono documentate sotto
382forma di commenti formattati in maniera particolare; questi commenti possono
383essere estratti e formattati in differenti modi attraverso lo script
384"kernel-doc".  Se state lavorando all'interno di un sottosistema che ha
385commenti kerneldoc dovreste mantenerli e aggiungerli, in maniera appropriata,
386per le funzioni disponibili esternamente.  Anche in aree che non sono molto
387documentate, non c'è motivo per non aggiungere commenti kerneldoc per il
388futuro; infatti, questa può essere un'attività utile per sviluppatori novizi
389del kernel.  Il formato di questi commenti, assieme alle informazione su come
390creare modelli per kerneldoc, possono essere trovati in
391:ref:`Documentation/translations/it_IT/doc-guide/ <doc_guide>`.
392
393Chiunque legga un ammontare significativo di codice kernel noterà che, spesso,
394i commenti si fanno maggiormente notare per la loro assenza.  Ancora una volta,
395le aspettative verso il nuovo codice sono più alte rispetto al passato;
396inserire codice privo di commenti sarà più difficile.  Detto ciò, va aggiunto
397che non si desiderano commenti prolissi per il codice.  Il codice dovrebbe
398essere, di per sé, leggibile, con dei commenti che spieghino gli aspetti più
399sottili.
400
401Determinate cose dovrebbero essere sempre commentate.  L'uso di barriere
402di memoria dovrebbero essere accompagnate da una riga che spieghi perché sia
403necessaria.  Le regole di sincronizzazione per le strutture dati, generalmente,
404necessitano di una spiegazioni da qualche parte.  Le strutture dati più
405importanti, in generale, hanno bisogno di una documentazione onnicomprensiva.
406Le dipendenze che non sono ovvie tra bit separati di codice dovrebbero essere
407indicate.  Tutto ciò che potrebbe indurre un inserviente del codice a fare
408una "pulizia" incorretta, ha bisogno di un commento che dica perché è stato
409fatto in quel modo.  E così via.
410
411Cambiamenti interni dell'API
412----------------------------
413
414L'interfaccia binaria fornita dal kernel allo spazio utente non può essere
415rotta tranne che in circostanze eccezionali.  L'interfaccia di programmazione
416interna al kernel, invece, è estremamente fluida e può essere modificata al
417bisogno.  Se vi trovate a dover lavorare attorno ad un'API del kernel o
418semplicemente non state utilizzando una funzionalità offerta perché questa
419non rispecchia i vostri bisogni, allora questo potrebbe essere un segno che
420l'API ha bisogno di essere cambiata.  In qualità di sviluppatore del kernel,
421hai il potere di fare questo tipo di modifica.
422
423Ci sono ovviamente alcuni punti da cogliere.  I cambiamenti API possono essere
424fatti, ma devono essere giustificati.  Quindi ogni patch che porta ad una
425modifica dell'API interna dovrebbe essere accompagnata da una descrizione
426della modifica in sé e del perché essa è necessaria.  Questo tipo di
427cambiamenti dovrebbero, inoltre, essere fatti in una patch separata, invece di
428essere sepolti all'interno di una patch più grande.
429
430L'altro punto da cogliere consiste nel fatto che uno sviluppatore che
431modifica l'API deve, in generale, essere responsabile della correzione
432di tutto il codice del kernel che viene rotto per via della sua modifica.
433Per una funzione ampiamente usata, questo compito può condurre letteralmente
434a centinaia o migliaia di modifiche, molte delle quali sono in conflitto con
435il lavoro svolto da altri sviluppatori.  Non c'è bisogno di dire che questo
436può essere un lavoro molto grosso, quindi è meglio essere sicuri che la
437motivazione sia ben solida.  Notate che lo strumento Coccinelle può fornire
438un aiuto con modifiche estese dell'API.
439
440Quando viene fatta una modifica API incompatibile, una persona dovrebbe,
441quando possibile, assicurarsi che quel codice non aggiornato sia trovato
442dal compilatore.  Questo vi aiuterà ad essere sicuri d'avere trovato,
443tutti gli usi di quell'interfaccia.  Inoltre questo avviserà gli sviluppatori
444di codice fuori dal kernel che c'è un cambiamento per il quale è necessario del
445lavoro.  Il supporto al codice fuori dal kernel non è qualcosa di cui gli
446sviluppatori del kernel devono preoccuparsi, ma non dobbiamo nemmeno rendere
447più difficile del necessario la vita agli sviluppatori di questo codice.
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